Neurobase.it
Tumori testa-collo
Xagena Mappa
Xagena Newsletter

Fattori di rischio per ictus ischemico a insorgenza precoce


Studi recenti hanno mostrato una crescente prevalenza dei fattori di rischio vascolare nei giovani adulti con ictus ischemico.
Tuttavia, la forza dell'associazione tra tutti i fattori di rischio vascolare e l'ictus ischemico a esordio precoce non è stata completamente stabilita.

Sono stati confrontati 961 pazienti con un primissimo ictus ischemico di età compresa tra 25 e 49 anni con 1.403 controlli senza ictus abbinati per frequenza da uno studio di coorte basato sulla popolazione ( FINRISK ).

I fattori di rischio valutati comprendevano neoplasie attive, fibrillazione atriale, malattie cardiovascolari, stato attuale di fumo, storia familiare di ictus, alto colesterolo LDL, alti livelli di trigliceridi, bassi livelli di colesterolo HDL, ipertensione e diabete mellito di tipo 1 e di tipo 2.

Sono state eseguite analisi per sottogruppi in base a età, sesso ed eziologia di ictus ischemico.

In una analisi di regressione logistica multivariata completamente corretta, i fattori di rischio significativi per ictus ischemico erano la fibrillazione atriale ( odds ratio, OR, 10.43 ), la malattia cardiovascolare ( OR, 8.01 ), il diabete mellito di tipo 1 ( OR, 6.72 ), il diabete mellito di tipo 2 ( OR, 2.31 ), i bassi livelli di colesterolo HDL ( OR, 1.81 ), stato attuale di fumo ( OR, 1.81 ), ipertensione ( OR, 1.43 ) e storia familiare di ictus ( OR, 1.37 ).

Alti livelli di colesterolo LDL hanno mostrato una associazione inversa con l'ictus ischemico.

Nelle analisi dei sottogruppi, le associazioni più consistenti sono apparse per lo stato attuale di fumo e il diabete mellito di tipo 1.

In conclusione, sono state stabilite le associazioni tra 11 fattori di rischio vascolare e l'ictus ischemico a insorgenza precoce.
Tra i fattori di rischio, la fibrillazione atriale, le malattie cardiovascolari e il diabete mellito di tipo 1 e 2 in particolare hanno mostrato forti associazioni. ( Xagena2018 )

Kivioja R et al, J Am Heart Assoc 2018;7(21):e009774. doi: 10.1161/JAHA.118.009774.

Neuro2018



Indietro